Streetwear, storia di una delle mode più amate dai giovani
Sono tantissime le mode che hanno accompagnato l’esistenza dell’uomo per quanto riguarda il tema dell’abbigliamento, ma una su tutte ha riscontrato il plebiscito delle persone: lo Streetwear.
Se ne sente parlare sempre di più in giro, ma di cosa si tratta nello specifico e cosa significa? Per Streetwear si intende letteralmente abbigliamento da strada e fonda le sue radici nella cultura giovanile dell’East Coast statunitense, dove i ragazzi amavano fare surf e andare sullo skateboard. Più che uno stile d’abbigliamento, lo Streetwear è sempre stato una cultura urbana tipica delle grandi città, una risposta alle grandi mode che nel frattempo stavano uscendo fuori sulle passarelle.
Ancora oggi comunque è possibile assistere a persone che utilizzano la moda dello streetwear denim, dimostrando come questo stile non sia mai tramontato.
Ma qual è il percorso storico che ha percorso la Streetwear?
Streetwear, la nascita di un fenomeno culturale
Stabilire una data precisa per la nascita dello Streetwear risulta difficile, ma quello che sappiamo che è collocabile intorno agli anni ’70 e ’80. Come detto inizialmente era appannaggio solamente della weast coast, dove i ragazzi si divertivano con lo skate, creando uno stile totalmente loro. In quel frangente si ridisegnarono nuovi codici dell’abbigliamento, prendendo spunto dagli ambienti che giornalmente vivevano e trasformando abiti rotti e stracciati in qualcosa di cui andare fieri. Lo streetwear è il classico stile che poi accompagnerà i rapper e chi pratica Hip-Hop nel corso della loro storia.
Fondatori dello streetwear
Il primo brand a credere nella forza dello streetwear è Stussy e ancora oggi una delle colonne di questo stile d’abbigliamento. Stussy negli anni ’80 riuscì ad esprimere la passione di questa cultura, riscuotendo un enorme successo. A fondarla Shawn Stussy, nato nel 1954 e produttore di tavole da surf e T-shirt. Fu lungimirante sulle potenzialità di tale moda, arrivando a commercializzarlo e mai scelta fu più azzeccata.
Stussy ha lanciato un’epoca e in pochissimo tempo si è diffuso in tutto il mondo, dando vita a un vero e proprio fenomeno di massa che ancora oggi è ben presente nelle città. Questo ha portato alla nascita di brand che tutt’ora sono i leader nell’abbigliamento sportivo e di strada, come Supreme, Adidas e Nike, giusto per citarne tre. Insomma lo streetwear è riuscita in pochissimo tempo a conquistare tutto il mondo, arrivano anche in Giappone.
Lo streetwear colonizza anche in Giappone
La potenza dello streetwear era impressionante, al punto che in Giappone in quello stesso periodo, Hiroshi Fujiwara, dj e amante del nuovo stile americano, fu il primo giapponese a far parte della famiglia di Stussy, fondando Goodenough. La cultura occidentale arriva fino in oriente, al punto da portare alla nascita della Urahara, movimento che si fonda sul punk e sull’Hip-Hop. Grande importanza si deve anche a Tomoaki Nagao, conosciuto ai più come Nifo e fondatore di Bathing Ape.
Ecco quindi spiegato perché risulta difficile dare una data d’inizio e un fondatore dello stile Streetwear, visto che molti sono stati importanti per la sua diffusione. Certamente Stussy l’ha reso influente, ma gli altri protagonisti hanno permesso di affermarlo in tutto il globo.
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